Sabato mattina eravamo a Chino, sorridente cittadina a est di Los Angeles dove il caso vuole che ci fosse una festa per raccogliere fondi a favore della lotta contro il cancro. Per noi più che una festa di beneficenza sembrava di entrare in un film: c’era proprio tutto: un concerto country all’aperto alle dieci di mattina con tanto di sedie in legno bianche per sedersi ad ascoltare, le ragazze vestite da cheer leader che ballavano, dolcetti colorati, ricchi premi e cottillion e la ICE COLD LEMONADE: limonata fredda ghiacciata venduta da ragazzini neri con maglietta gialla che urlavano “ ice cold lemonade” senza sosta!

Da qui siamo andati al museo della Fender, un museo piccolo piccolo, ma carino, e poi siamo partiti alla volta della valle della morte.
Abbiamo guidato per l’intera giornata in mezzo al nulla: deserto e montagne, montagne e deserto intervallate da alcuni cartelli che segnalano “attraversamento mucche” o “ attenzione allagamenti”, ma noi di acqua e di mucche non ne abbiamo vista neppure l’ombra.
La valle dalla morte è una lunga vallata sotto il livello del mare, arriva fino a meno 90 metri, ed è estremamente torrida, noi siamo arrivati verso le quattro e mezzo di pomeriggio e c’erano 47 gradi celsius. Vegetazione poca e animali ancor meno, ma ci vivono alcune specie curiose, come il pupfish, un pesce in grado di sopravvivere in acque con salinità fino a quattro volte quella marina e fino a 44°: in pratica un pesce che si pesca già bollito e salato, pronto da mettere in tavola!

La sera avevamo previsto di fermarci in un paesino a due ore da las Vegas per arrivare in città la mattina dopo, ma alla fine la tentazione è stata forte e abbiamo tirato dritto.
Sulla strada abbiamo costeggiato l’area 51, dove ci sono gli UFO, fermandoci a fare benzina in autogrill… lo so che sono facilmente suscettibile, ma vi assicuro che entrare in un autogrill deserto, vicino all’area 51, alle undici la sera, ed essere accolti da una vecchietta bionda, con due occhi enormi che ricordano un rettile, e una voce sibilante che dice “ benvenuta!” ti fa gelare un po’ il sangue…
Lasciamo in fretta la vecchietta e proseguiamo nel deserto buio, dove l’unica cosa luminosa sono le stelle, ma poi eccola, in fondo alla strada: LAS VEGAS!
