Per la mia mamma: non c’è bisogno che chiami l’ambasciata, sto bene!
Questa mattina avevamo previsto una tappa piuttosto noiosa, circa 800 chilometri per andare a vedere il monte Rushmore, il famoso monte dove sono state scolpite le facce di quattro presidenti.
Il paesaggio che abbiamo passato attraversando il Wyoming è eccezionale, ma dopo 9 ore di auto la noia stava avendo il sopravvento e così, dopo aver visto il celebre altorilievo, ci siamo accampati da mc donald per avere la connessione ad internet e decidere il da farsi.
Le opzioni erano due: o prevedere altre due giornate di solo viaggio per raggiungere il Texas, oppure fare una tirata unica questa notte, arrivando in hotel alle 3,30 e arrivare in Texas domani sera… e naturalmente noi abbiamo scelto la seconda opzione!
Ci siamo quindi messi in auto e via per altri 500 km verso Grand Island, in Nebraska… fino alle 20 ha guidato Stefano, dopodiché il timone è passato a me.
Ero piuttosto sveglia e mi sono cantata nell’ordine i cd degli 883, Max Gazzè, Jovanotti e Fiorella Mannoia e alle ore 01,30 di mattina, proprio sull’assolo di “ io non ti lascio più” ecco che nel buio della prateria dietro di me appaiono due luci lampeggianti rosse e blu… accosto e un simpatico poliziotto si avvicina…
A forza di vedere CSI e polizieschi americani sapevo perfettamente che non dovevo muovermi, così metto le mani bene in vista sul volante e aspetto. Il poliziotto si avvicina e ispeziona la macchina con una torcia, mi chiede la licenza di guida e io prontamente prendo il mio pesantissimo zaino dai sedili posteriori… lui fa un balzo indietro: non deve essere un bel lavoro fare il turno di notte nel nulla, dato che qui il porto d’armi è libero.
Ad ogni modo, mostro la patente e mi chiede i documenti del noleggio auto, io scendo, apro il baule e lui scatta di nuovo sull’attenti… no, non sono pistole, sono i vestiti sporchi e l’ammorbidente.
Una volta che gli ho dato tutti i documenti, mi invita a salire sulla sua auto: al buio più totale cerco la portiera, tremando dal freddo, dalla paura della multa e dalla paura che dal buio salti fuori qualche animale.
Appena salgo in auto un cagnone mi annusa e poi si siede tranquillo. Il poliziotto mi fa presente che avevo superato i limiti di 5 miglia orarie, circa 8 km/h fuori dal limite di 105 km/h, e che nel buio con i cervi in giro era pericoloso.
Poi mi chiede dove andiamo, perché siamo qui, da quanto tempo, …. E conclude con un “ HAVE YOU GOT COKE?” ( avete della coca?) io lo guardo un po’ sbalordita, lui mi ripete “ Coke?” e allora rispondo: “ of course, coke, candies and chips!” ( certo, coca, caramelle e patatine!). Lui gentilmente mi spiega che non voleva della coca-cola, ma deve chiedere a tutti, soprattutto quelli che vanno verso Chicago, se hanno coca, marijuana o alcolici… per prassi, ma dato che il cane non aveva abbaiato, era quasi sicuro che fossi pulita.
Alla fine mi ha fatto un verbale, per questa volta niente multa, mi ha raccomandato di andare piano e ci ha augurato una felice luna di miele negli Stati Uniti d’America!
Inutile dire che al primo autogrill ci siamo fermati perché avevo urgente bisogno della toilette, però ho un nuovo souvenir firmato da un policeman autentico!
Ester e la polizia del Nebraska
13
agosto
2012
Categoria: Orsetti on the road
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