Avete mai visto il cartoon “ Eddy e la banda del sole luminoso”? E’ un cartone animato dove la parte del gallo è ispirata ad Elvis. E voi direte “si, ma è un cartone animato, Elvis non era veramente così!”, ma è qui che vi sbagliate: Elvis era anche peggio!
Oggi siamo andati a visitare Graceland, o meglio, siamo arrivati ieri sera durante la veglia per la commemorazione dei 35° della morte di Elvis, e come in ogni film americano che si rispetti c’erano migliaia di persone accampate fuori dalla casa con altarini di ogni genere, coccarde, fiori, fotografie, striscioni e salivano in pellegrinaggio sulla collina dove c’è la casa e dove è stato sepolto.
Oggi la folla era leggermente diminuita, e così siamo riusciti a vistare la casa. Appena entrati la casa sembra anche modesta: un piccolo ingresso, una sala da pranzo… poi iniziano le esagerazioni in un escalation di cose assurde che ti lasciano a bocca aperta: un divano a 10 posti dove ci stanno due persone sdraiate una con la testa ai piedi dell’altra, una stanza con pareti e soffitto a specchio giusto perché così Elvis era sicuro di potersi vedere sbrilluccicare in ogni direzione, una stanza con non una, ma tre televisori, una stanza in stile giungla con cascata d’acqua e tappeto verde che simula l’erba anche sul soffitto, un campo dove Elvis aveva ben 12 golf car di cui uno rosa, tre altalene per la figlia, due aeroplani, uno con all’interno un salotto, una sala da pranzo, una camera da letto, due bagni e come ciliegina sulla torta fibbie delle cinture di sicurezza, rubinetti e lavandini placcati in oro 24 carati.
Oltre a questo naturalmente un sacco di auto, vestiti, gioielli e paillettes con la voce della guida che racconta: “ sapevi sempre quando Elvis era in casa, perché sentivi il tintinio dei gioielli e delle catene che indossava sempre, non scendeva mai le scale se non era perfettamente agghindato.”
Ora capiamo perché lo chiamavano il re, sbrilluccicava più lui che le famiglie reali europee messe insieme!
Tra le altre cose Memphis ora è invasa da fan, quelli veri, settantenni con vestiti rossi a pois in stile anni ’50 e uomini con basettoni neri che arrivano alla bocca e occhialoni dorati, uno spettacolo… speriamo che non ci facciano sentire anche come fanno coccdè!
Lasciami ruspare, ruspare insieme a te…
17
agosto
2012
Categoria: Orsetti on the road
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