Anno nuovo, meta nuova! È con questo motto che il 14 agosto ci siamo messi a cercare un volo economico per capodanno ed ecco che, il 28 dicembre, eravamo seduti su un volo alitalia. Stento ancora a crederci, ma è così, il volo più economico era dell’alitalia, destinazione Vienna… sarà forse per il fatto che per prenderlo dovevamo essere in aereoporto alle 4,45 di mattina? Chi lo sa, fatto sta che all’alba, e non è una figura retorica, eravamo accomodati nei sedili economy della compagnia di bandiera a sorseggiare un caffè americano con due bustine di latte in polvere e una di zucchero e alle 8,05 venivamo accolti con un bel Willkommen in Wien!
Naturalmente la prima cosa che abbiamo fatto è stato cercare un Bäkerei, un panificio, dove inaugurare la nostra prima vacanza di capodanno insieme con un krapfen, o un cookie, o un Apfeltasche -mela cotta ricoperta di pastasfoglia- o con tutti e tre, perchè “tri fa büna fì”, come dice un famoso detto nordico.

L’ostello dove dormiamo è gestito dalla protagonista di Mamma Mia: sulla cinquantina, bionda, in salopette, ci ha accolto con una tazza di caffè allungato e una fetta di pane e nutella, per poi consigliarci cosa fare in città. Oggi è sabato quindi d’obbligo il mercato delle pulci, della verdura, dei vestiti e di qualsiasi altra cosa… chiedi e in Linke Wienzeile ti verrà dato!
Per il pomeriggo ci ha proposto un giro al castello di Sissi, ma abbiamo declinato l’offerta dato che la stanchezza iniziava a farsi sentire, mentre la sera siamo stati ben lieti di seguire il suo consiglio!
A Vienna gli spettacoli dell’Opera sono un must, e a Natale non può mancare lo Schiaccianoci, uno spettacolo per tutti, ma proprio tutti, anche per chi non ha 5 euro per pagare l’ingresso! Per permettere anche ai più poverelli di vederlo, infatti, oltre ai biglietti tradizionali venduti in prevendita ed esauriti da tempo, un’ora prima dello spettacolo, che inizia alle 19, vengono venduti circa 600 biglietti in piedi. Questi biglietti costano 3/4 euro (3 per la galleria e 4 per la platea) e permettono di vedere gli spettacoli appoggiati a dei balconi posti dietro agli spettatori seduti… forse sono poco comodi, ma di sicuro sono economici! C’è solo un problema: ogni persona che vuole entrare deve presentarsi fisicamente all’ingresso e può comprare solo un biglietto per se stesso.

Alle 17 ci siamo quindi messi in coda, peccato che nella coda sbagliata e, alle 17,45, quando cioè abbiamo realizzato che la biglietteria dei posti in piedi era da un’altra parte, la coda corretta era lunga più di cento metri. Armati di santa pazienza ci siamo quindi rimessi in fila e alle 18,35 siamo finalmente riusciti ad entrare ed avere due splendidi posti su un piccolo gradino proprio sotto il tetto, dove siamo anche riusciti a sederci nell’intervallo. A parte l’effetto stalla (perchè ora possiamo confermarlo, il caldo va in alto) è stata davvero un’esperienza indimenticabile: la visuale era molto buona e poi l’orchestra che suonava dal vivo, i signori borghesi con cappotto e cappello, le campanelle che annnunciavano l’inizio dello spettacolo… mancavano solo le carrozze ad aspettarci fuori!

Alle 21,30 eravamo in ostello, distrutti per la lunga giornata ma felici, e pronti per la nostra seconda giornata in Wien!
Ah dimenticavo, per la cena abbiamo optato per una pasta in stile viennese. Ecco la ricetta:
Comprate mezzo chilo di penne rigate (le mezze penne non esistono) e un barattolo di sugo già pronto al basilico, diffidate dei sughi alla bolognese, alla veneziana -?-, alla milanese -??- e alle altre città italiane che si trovano al supermarket. Prendete una pentola e tentate inutilmente di accendere la piastra elettrica. Mettete quindi la pasta in una zuppiera e accendete il bollitore con dentro un litro d’acqua. Quando l’acqua bolle, versatela sopra la pasta e salate con abbondante sale fino recuperato in un’antina nascosta della cucina dell’ostello. Quando l’acqua con dentro la pasta si sarà leggermente raffreddata, scolate la pasta e mettete altra acqua precedentemente scaldata nel bollitore. Ripetete l’operazione più e più volte e ricordate di salare ad ogni cambio d’acqua. Quando la pasta sembra essere mangiabile, scolatela e conditela con abbondante sugo, almeno così non si sentirà il sapore delle mezze crude penne rigate!

